mercoledì 25 maggio 2011

MILLE VISITE AL BLOG!!!

Grazie a tutti per essere stati così numerosi ad entrare in un blog nato quasi per caso e, poi, diventato un utile luogo di incontro.
Continueremo ad esserci e ad aspettarvi, nell' intento di arricchirlo anche con progetti, materiale, esperienze dirette, link e quanto altro potrà costituire  fonte di spunti per l'Educazione alla Legalità e alla Cittadinanza attiva e non solo.

lunedì 23 maggio 2011

Diciannove anni fa l'attentato di Capaci


Cade oggi il diciannovesimo anniversario della strage di Capaci in cui venne ucciso il giudice Giovanni Falcone, con la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di polizia Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Questa mattina a Palermo sono entrate in porto le cosiddette navi della legalità, salpate ieri da Civitavecchia e da Napoli, con a bordo i circa duemila studenti pronti a prendere parte, con migliaia di loro coetanei siciliani, alle manifestazioni per ricordare il giudice Falcone.
Le due navi, messe a disposizione dalla Snav, sono state soprannominate 'Giovanni' e 'Paolo', in memoria di Falcone e di Borsellino. Sulla 'Giovanni' ha viaggiato tra gli altri il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso; mentre sulla 'Paolo' don Luigi Ciotti, presidente di Libera.
Dopo 19 anni da quel 23 maggio 1992 si riapre l'inchiesta sulla strage di Capaci. Il procuratore capo di Caltanissetta, Sergio Lari, ha fatto sapere: 'Certamente le dichiarazioni di Gaspare Spatuzza e non solo quelle, aprono nuovi filoni di indagine anche sulla strage di Capaci'. Al momento dell'attentato si conoscono gli autori materiali, ma non si sa ancora chi ha fornito i 500 kg di tritolo che sono stati piazzati sotto l'autostrada tra l'aeroporto di Punta Raisi e Palermo.
Noi non dimenticheremo, trasferiremo i ricordi e la terribile tragedia a chi ancora non c'era, perchè se comprendere è impossibile, conoscere è un dovere.  Restiamo in attesa di tutta la verità!!!

lunedì 16 maggio 2011

Rita Atria

"Bisogna rendere coscienti i ragazzi che vivono nella mafia, che al di fuori c'è un altro mondo, fatto di cose semplici ma belle, di purezza; un mondo dove sei trattato per ciò che sei non perchè sei figlio di quella persona o perchè hai pagato per farti fare quel favore.
Forse un mondo onesto non ci sarà mai, ma se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo."
                                                                                                                                   RITA ATRIA

Rita Atria nasce a  Partanna,  il 4 settembre 1974,  in una famiglia mafiosa. Raccoglie le più intime confidenze sugli affari e sulle dinamiche mafiose a Partanna. All'inizio di novembre, ad appena diciassette anni, decide di denunciare il sistema mafioso del suo paese e vendicare così l'assassinio del padre e del fratello. Incontra il giudice Paolo Borsellino, un uomo buono che per lei sarà come un padre, la proteggerà e la sosterrà nella ricerca di giustizia; tenterà qualche approccio per farla riappacificare con la madre.
La ragazzina inizia così una vita clandestina a Roma. Sotto falso nome, per mesi e mesi non vedrà nessuno, e soprattutto non vedrà mai più sua madre. L'unico conforto è il giudice. Ma arriva l'estate del '92 e ammazzano Borsellino, Rita non ce la fa ad andare avanti. Una settimana dopo si uccide.
"Fimmina lingua longa e amica degli sbirri" disse qualcuno intenzionalmente, e così al suo funerale, di tutto il paese, non andò nessuno. Non andò neppure sua madre, che, disamorata, fredda e distaccata, l'aveva ripudiata e minacciata di morte perché quella figlia così poco allineata, per niente assoggettata, le procurava stizza e preoccupazione. Inoltre, sia a lei che a quella poco di buono di sua nuora, Piera Aiello, che aveva plagiato a picciridda, non perdonava di aver "tradito" l'onore della famiglia.
Si recherà al cimitero parecchi mesi più tardi, e con un martello, dopo aver spaccato il marmo tombale, rompe pure la fotografia della figlia, una foto di Rita appena adolescente.

mercoledì 4 maggio 2011

Dalla trasmissione "Chi l'ha visto"

Due minuti della trasmissione in cui la bella e brava Federica Sciarelli ricorda l'iniziativa fatta nella nostra scuola il 18 aprile scorso " La scuola adotta una vittima di mafia" . Esprimiamo alla conduttrice, dotata di rara sensibilità, tutta la nostra gratitudine.
http://www.youtube.com/watch?v=unJeeaz3nHY