lunedì 26 settembre 2011

Pierantonio Sandri, la nuova battaglia della madre, Ninetta Burgio

Il 22 settembre di due anni fa veniva ritrovato il corpo di Pierantonio Sandri. Dopo aver vinto la sua battaglia per la verità, durata 18 anni, Ninetta Burgio ne sta combattendo un'altra, per la sua salute, e la redazione e gli spettatori di "Chi l'ha visto?" le sono vicini. Così come in questi mesi ha ricevuto la visita e il conforto di don Luigi Ciotti ed è stata circondata dall'affetto degli organizzatori dell'iniziativa "La scuola adotta una vittima innocente di mafia", che il 18 aprile ha visto alla scuola media 'Baccelli' di Sarno (SA) la partecipazione del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso.
http://www.chilhavisto.rai.it/dl/clv/News/ContentItem-32472679-5877-478b-91fb-bc28cf9b0222.html


 

venerdì 23 settembre 2011

Citazione

"Non possiamo limitarci a ricordare, per quanto il nostro dovere sia di non dimenticare. Dobbiamo trasformare la memoria in impegno, denuncia, testimonianza, cambiamento". "Nel giardino di una scuola di Amburgo in cui i nazisti uccisero 20 bambini c'é una lapide con questa scritta. 'Qui sosta in silenzio, ma quando ti allontani parla'"


Don Luigi Ciotti

In ricordo di Giancarlo Siani, giornalista de " Il Mattino" di Napoli, ucciso il 23 settembre1985

Il 23 settembre 1985, quattro giorni dopo aver compiuto 26 anni, Giancarlo fu ucciso sotto casa, all’interno della propria Mehari. La sua condanna a morte fu decretata con la pubblicazione dell’articolo del 10 giugno 1985, in cui venivano raccontate le modalità con le quali i carabinieri erano riusciti ad arrestare Valentino Gionta, boss di Torre Annunziata.
Ed è per nutrire la memoria e rinnovare l'impegno che  vogliamo, anno per anno, ricordare le vittime innocenti di mafia.

 

giovedì 15 settembre 2011

In ricordo di Don Pino Puglisi, ucciso il 15 settembre del 1993, il giorno del suo 56° compleanno, di Don Luigi Ciotti

Cosa ci ha consegnato don Giuseppe? Innanzitutto il suo modo di intendere e di vivere la parrocchia, di essere parroco. Non ha pensato, infatti, la parrocchia unicamente come la "sua" comunità di fedeli, come comunità di credenti slegata dal contesto  storico e geografico in cui è inserita. L'ha vissuta, prima di tutto, come territorio, cioè come persone chiamate a condividere uno  spazio, dei tempi e dei luoghi di vita. Per partecipare alla vita di chi gli era vicino ha accettato di percorrere e ripercorrere le strade
 del rione Brancaccio. Ha vissuto la strada -quella strada che Gesù ha fatto sua- come luogo di povertà, di bisogni, di linguaggi, di relazioni e di domande in continua trasformazione. L'ha abitata così e ha tentato, a ogni costo, di restarvi fedele. 
In altre parole, ha incarnato pienamente la povertà, la fatica, la libertà e la gioia del vivere, come preti, in parrocchia.
 Con la sua testimonianza don Pino ci sprona a sostenere quanti vivono questa stessa realtà con impegno e silenzio. 
Non il silenzio di chi rinuncia a parlare e denunciare, ma quello di chi, per la scelta dello "stare" nel suo territorio,  rifiuta le passerelle o gli inutili proclami. "Beati i perseguitati a causa della giustizia perché di essi è il Regno dei cieli" (Mt 5, 10).
 Anche questo ci ha consegnato don Giuseppe: una grande passione per la giustizia, una direzione e un senso per il nostro  essere Chiesa e soprattutto un invito per le nostre parrocchie ad alzare lo sguardo, a dotarsi di strumenti adeguati e incisivi  per perseguire quella giustizia e quella legalità che tutti, a parole, desideriamo. Per questo don Giuseppe è  morto: perché con l'ostinata volontà del cercare giustizia è andato oltre i confini della sua stessa comunità di credenti.
Al di là dei principi o delle roboanti dichiarazioni ciò che conta è la capacità di viverli e di praticarli nella quotidianità.
 Don Puglisi non è stato ucciso perché dal pulpito della sua chiesa annunciava principi astratti, ma perché ha voluto uscire dalla loro genericità per testimoniarli nella vita quotidiana, dove le relazioni e i problemi assumono la dimensione più vera.
                                                                                                                        Don Luigi Ciotti


http://youtu.be/nzHMJ5HhAjA