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I ragazzi all'entrata |
E’ stata un’ esperienza di grandissimo impatto umano e sociale e , certamente indimenticabile, quella che i nostri ragazzi di “ Legali al Sud” hanno vissuto durante la giornata trascorsa nell’
Istituto Penale Minorile di Nisida.
Confine naturale, sponda che delimita due golfi,
Nisida
è “l’isola che non c’è”, perché, in origine circondata dal mare, e, successivamente, annessa alla terraferma da una lunga gettata di cemento che l’ha definitivamente ancorata alla base di Posillipo.
Da molti anni l’isola di Nisida ospita strutture destinate all’accoglienza dei minori sottoposti a provvedimenti di natura sia penale che amministrativa.
Nel
2003, il Ministro della Giustizia ha istituito, nell’ambito del Dipartimento per
la Giustizia Minorile, il Centro Europeo di studi sulla devianza e sulla criminalità giovanile, con sede in Nisida, allo scopo di sviluppare insieme ai Paesi dell’Unione Europea, politiche di contrasto alla devianza ed alla criminalità minorile.
Oltre
all’IPM, che accoglie sia un’utenza maschile sia femminile sottoposta a provvedimenti penali, sull’isola è presente una struttura comunitaria dell’amministrazione della Giustizia Minorile (per utenza penale e non) e i laboratori del Progetto “
NISIDA: FUTURO RAGAZZI”, destinati a minori e giovani sia “a rischio” che sottoposti a provvedimenti penali, coattivi e non.
I ragazzi hanno visitato i laboratori di ceramica, di cucina, di scenotecnica. Hanno incontrato e ricevuto spiegazioni dettagliate dagli operatori dei vari settori e dai ragazzi che, attraverso l’apprendistato, hanno trovato opportunità di recupero.
Successivamente siamo stati ospitati in una sala comune
in cui i nostri ragazzi
hanno ascoltato le storie degli ospiti della comunità, hanno posto loro tante domande, hanno socializzato e, soprattutto,
hanno acquisito la consapevolezza che ad ogni reato corrisponde una pena ma anche una possibilità di riscatto e di riabilitazione.
Un grazie di cuore a quanti ci hanno accolto e al dott. Amedeo Triola, Direttore della comunità di Nisida,
per averci consentito di vivere un’esperienza così
altamente formativa.