FORTUNATAMENTE ITALIANA
All’Italia che festeggia il suo150° compleanno, all’Italia che riempie le strade e i balconi di casa con il Tricolore per il calcio ma non tanto per questa occasione.
All’Italia del Risorgimento ma anche all’Italia della Resistenza, con l’animo sgombro da ogni idea di revisionismo.
All’Italia che pia...nge i suoi troppi morti sul lavoro e commemora i nostri soldati che tornano dalle zone di guerra avvolti nella bandiera come in sudario.
All’Italia che, ogni giorno, vede arrivare sulle proprie coste i barconi della disperazione che tanto evocano l’emigrazione dei nostri padri e…dei nostri figli.
All’Italia, patrimonio dell’Umanità, ma non sempre patrimonio degli italiani e di coloro che oltraggiano la nostra cultura, il nostro paesaggio, le nostre opere d’arte, i nostri siti archeologici.
All’Italia che vuole cambiare la giustizia, che attacca i magistrati ma che non manca di ricordare ogni anno, con superflua pomposità, Falcone e Borsellino.
All’Italia di Piazza Fontana, dell’Italicus, delle efferate stragi di terrorismo e all’Italia che, fortissimamente, volle sconfiggerlo.
All’Italia dei troppi misteri ancora irrisolti.
All’Italia che, sabato prossimo, per le strade di Potenza, scandirà i 900 nomi delle vittime delle mafie, perché fare memoria senza retorica è un dovere.
All’Italia da un certo giornalismo imbavagliato ma, soprattutto, all’Italia di Montanelli, di Scalfari, di Enzo Biagi e all’Italia di Giancarlo Siani, di Ilaria Alpi, di Marco Rovatin e dei tantissimi giornalisti che hanno sacrificato la loro vita per un’informazione autentica e libera.
All’Italia dei troppi millantatori, delle donne escort ma soprattutto all’Italia di donne e uomini forti e integri.
All’Italia che ha non ha molto a cuore la scuola, insostituibile spazio per formare cittadini liberi e consapevoli e all’Italia delle migliaia di insegnanti che, con spirito di abnegazione, ogni giorno contribuiscono, in maniera egregia, alla crescita umana e culturale dei loro allievi.
All’Italia dei nostri giovani, meno disincantati, meno fiduciosi, ma portatori sani di diritti.
All’Italia dalle mille contraddizioni e dalle mille risorse, dei tanti misteri ancora irrisolti, dei tantissimi volontari e di tutti coloro che esprimono concretamente, solidarietà.
E, allora, è tempo di uscire allo scoperto, l’Italia vera aspetta il suo riconoscimento.
La tenacia richiama a raccolta ogni risorsa perché questa potrebbe essere la stagione della ripresa: più sobri, meno qualunquisti, ma più fattivi.
Coraggiosi per un tempo sicuramente impegnativo che ci chiama alla costituzionalità vera e non proclamata che attraversi tutti i settori e tutta la geografia del paese, condita di onestà che, nonostante le apparenze, è radicata in tanti e che, se pur alla lunga, premia e fa la differenza.
Insieme, distinti ma non distanti nell’accorto inseguirci tra segnali di percorsi fatti di fatica ed entusiasmo, passione e stanchezza, creatività e raziocinio.
Essere e, soprattutto, sentirsi italiani, può e deve accomunare la nostra quotidianità, la nostra voglia di riscatto anche in spazi differenti, con modalità differenti, con pensieri divergenti, nel rispetto, sempre, di tutti e di ciascuno.
Auguri Italia
Sonia Cartosciello
All’Italia che festeggia il suo150° compleanno, all’Italia che riempie le strade e i balconi di casa con il Tricolore per il calcio ma non tanto per questa occasione.
All’Italia del Risorgimento ma anche all’Italia della Resistenza, con l’animo sgombro da ogni idea di revisionismo.
All’Italia che pia...nge i suoi troppi morti sul lavoro e commemora i nostri soldati che tornano dalle zone di guerra avvolti nella bandiera come in sudario.
All’Italia che, ogni giorno, vede arrivare sulle proprie coste i barconi della disperazione che tanto evocano l’emigrazione dei nostri padri e…dei nostri figli.
All’Italia, patrimonio dell’Umanità, ma non sempre patrimonio degli italiani e di coloro che oltraggiano la nostra cultura, il nostro paesaggio, le nostre opere d’arte, i nostri siti archeologici.
All’Italia che vuole cambiare la giustizia, che attacca i magistrati ma che non manca di ricordare ogni anno, con superflua pomposità, Falcone e Borsellino.
All’Italia di Piazza Fontana, dell’Italicus, delle efferate stragi di terrorismo e all’Italia che, fortissimamente, volle sconfiggerlo.
All’Italia dei troppi misteri ancora irrisolti.
All’Italia che, sabato prossimo, per le strade di Potenza, scandirà i 900 nomi delle vittime delle mafie, perché fare memoria senza retorica è un dovere.
All’Italia da un certo giornalismo imbavagliato ma, soprattutto, all’Italia di Montanelli, di Scalfari, di Enzo Biagi e all’Italia di Giancarlo Siani, di Ilaria Alpi, di Marco Rovatin e dei tantissimi giornalisti che hanno sacrificato la loro vita per un’informazione autentica e libera.
All’Italia dei troppi millantatori, delle donne escort ma soprattutto all’Italia di donne e uomini forti e integri.
All’Italia che ha non ha molto a cuore la scuola, insostituibile spazio per formare cittadini liberi e consapevoli e all’Italia delle migliaia di insegnanti che, con spirito di abnegazione, ogni giorno contribuiscono, in maniera egregia, alla crescita umana e culturale dei loro allievi.
All’Italia dei nostri giovani, meno disincantati, meno fiduciosi, ma portatori sani di diritti.
All’Italia dalle mille contraddizioni e dalle mille risorse, dei tanti misteri ancora irrisolti, dei tantissimi volontari e di tutti coloro che esprimono concretamente, solidarietà.
E, allora, è tempo di uscire allo scoperto, l’Italia vera aspetta il suo riconoscimento.
La tenacia richiama a raccolta ogni risorsa perché questa potrebbe essere la stagione della ripresa: più sobri, meno qualunquisti, ma più fattivi.
Coraggiosi per un tempo sicuramente impegnativo che ci chiama alla costituzionalità vera e non proclamata che attraversi tutti i settori e tutta la geografia del paese, condita di onestà che, nonostante le apparenze, è radicata in tanti e che, se pur alla lunga, premia e fa la differenza.
Insieme, distinti ma non distanti nell’accorto inseguirci tra segnali di percorsi fatti di fatica ed entusiasmo, passione e stanchezza, creatività e raziocinio.
Essere e, soprattutto, sentirsi italiani, può e deve accomunare la nostra quotidianità, la nostra voglia di riscatto anche in spazi differenti, con modalità differenti, con pensieri divergenti, nel rispetto, sempre, di tutti e di ciascuno.
Auguri Italia
Sonia Cartosciello
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